Vittorio Sgarbi stupisce tutti sulla vicenda della morte di Navalny, l’oppositore di Putin in Russia. Le parole in diretta tv.
Fa sempre discutere, qualsiasi argomento venga trattato. Parliamo di Vittorio Sgarbi che nel corso di ‘Prima di Domani’ con Bianca Berlinguer, ha avuto modo di dire la sua sulla morte dello storico oppositore di Putin, Navalny. Secondo il critico d’arte, c’è chi avrebbe maggiori responsabilità rispetto al leader del Cremlino.
Sgarbi, il commento sulla morte di Navalny
“Pochi giorni fa ho aperto una mostra di pittori cinesi, c’era un emblema in alto in cui si vede Adolf Hitler con Putin”, ha esordito Sgarbi a ‘Prima di Domani’. E ancora: “Hitler uguale a Putin. Non lo abbiamo creduto fino a quattro anni fa, tre anni fa”, ha proseguito il critico d’arte.
L’argomento, come è evidente, trattato in studio era quello del ruolo di Putin in Russia nella morte del suo oppositore Navalny: “Esiste l’idea di una società russa e di quelli che stanno a Mosca che non vivono il senso della dittatura che abbiamo vissuto durante il fascismo. Ho amici in Russia e questo credo di poterlo dire. Con questo non voglio dire che sia innocente Putin, voglio dire che la responsabilità che gli ho attribuito è simile a quella di Mussolini per Matteotti”.
Le responsabilità di Putin
Il volto tv ha poi aggiunto nel suo discorso: “(La responsabilità ndr) Se la è assunta forse non avendolo stabilito lui direttamente. Ci saranno gerarchi e poliziotti che sono più responsabili di Putin“.
Una frase che ha generato la pronta risposta della padrona di casa Berlinguer: “Nel caso di Matteotti, Mussolini lo disse esplicitamente”.
Dal canto suo Sgarbi ha poi concluso il pensiero: “Sono due casi che si ricordano per simmetria. E sto dicendo che Putin non lo ha rivendicato invece“.
